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DIFESA FITOSANITARIA
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I parassiti che generalmente influenzano maggiormente la resa produttiva dell’oliveto e la qualità dell’olio sono la mosca dell’olivo e l’occhio di pavone; se ne individuano altri che, sebbene definiti secondari, sono la tignola, la cocciniglia e la rogna.
Con particolare riferimento alla mosca dell’olivo, per controllarne il grado di infestazione, si procede innanzitutto ad individuare diverse zone e sottozone di intervento, sulla base di parametri quali la posizione geografica, la posizione altimetrica, l’esposizione, ecc. Successivamente vengono posizionate alcune trappole al fine di monitorare il grado di infestazione; in particolare vengono utilizzate trappole a feromone e cromotropiche posizionate all’interno di ciascuna sottozona per un periodo di circa 4/5 mesi (a partire dalla fine di giugno fino al mese di ottobre/novembre). |
Durante questo periodo di tempo, dei tecnici eseguono dei sopralluoghi settimanali, rilevando sia le catture dei maschi ed effettuando dei campionamenti delle drupe mediante prelevamento, in ogni azienda di dieci drupe per pianta, su dieci piante prese a caso intorno a ciascuna trappola (per un to tale di 100 olive). Queste vengono poi esaminate al microscopio al fine di individuare le eventuali ovodeposizioni e successivamente sezionate per rilevare la reale presenza di uova e larve. La quantità di drupe contaminate costituisce, in percentuale, l’infestazione reale attiva.
Con i dati provenienti dai monitoraggi effettuati nei diversi areali di coltivazione, e quindi con un preciso quadro generale della situazione, vengono elaborati Bollettini Fitosanitari settimanali che riportano indicazioni sulla dinamica delle popolazioni, sulla eventuale opportunità o meno di intervento, sui principi attivi più idonei da utilizzare, sulle dosi consigliate e sui tempi di carenza da osservare. |
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