«Olio italiano, business da 602 milioni»

MOLFETTA - Il mercato dell'olio extravergine di oliva è un mercato che in Italia vale, ad agosto 2011, 602.6 milioni di euro, divisi tra oli extravergine di oliva normali (574.6 milioni di euro) e oli extravergine di oliva a denominazione protetta Dop e Igp (28 milioni di euro). È stato sottolineato nel seminario organizzato a Molfetta da Legacoop agroalimentare, Confederazione italiana agricoltori e Consorzio nazionale olivicoltori sul tema «La filiera dell'olio extravergine di qualità» nel quale si è parlato in particolare del ruolo al riguardo della grande distribuzione in un mercato in cui l'italianità della materia prima - le olive - ha un ruolo determinante. «Conad - ha sottolineato il direttore generale del Consorzio, Francesco Pugliese - contribuisce in modo determinante alla conoscenza e valorizzazione dell'olio extravergine di qualità, così come di tanti altri prodotti tipici regionali». «Da alcuni anni, le vendite - ha sottolineato - erodono quote all'olio di oliva e il consumo di extravergine pugliese, e, più in generale, del Sud Italia, si è affermato anche al Nord. In queste zone, dieci anni fa, la preferenza andava ancora al burro; quello di olio extravergine era un consumo marginale, lontano dalle tradizioni alimentari delle famiglie. La grande distribuzione ha avuto la capacità di far conoscere e apprezzare, in linea con una corretta e sana alimentazione, l'olio extravergine che è protagonista nella dieta mediterranea. Le vendite in crescita, d'altra parte, confortano la strategia di sviluppo del comparto scelte da Conad e hanno l'effetto di sostenere il valore del business». «Oggi - aggiunge Pugliese il Consorzio è in grado di garantire la presenza sul mercato europeo a produzioni tipiche di qualità quali l'olio extravergine di Puglia, garantite 100 per cento italiane, attraverso i propri brand».